domenica 8 luglio 2007

La Nuova classe dirigente del Partito Democratico

Il metodo di selezione della nuova casse dirigente e' un nodo cruciale nella costruzione del PD.
Puo' la classe dirigente vecchia costruire una classe dirigente nuova?.
Chi lascia per chi?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Una politica dedicata alla ripartizione delle risorse, senza fantasia se non la furbizia di chi pensa per se e il suo clan non e' in grado di costruire niente di nuovo.
Mario

Anonimo ha detto...

Chi sa perchè gente come Gianni Speranza o come Callipo sono cosi' lontani dal partito democratico?

Anonimo ha detto...

Loiero e' stato nominato nei quaranta saggi per la costituzione del PD (Partito Democratico).
E' un buon viatico?
O e' piuttosto un riconscimento implicito al Partito Democratico Meridionale (PDM) di Bruni e Pirillo come referente principale di ogni operazione che da qui verra' compiuta in futuro?
Bada bene, Pirillo e' inquisito (come il 70% dei consiglieri regionali) e Bruni contratta con UDC un posto sicuro al parlamento di Roma.
Se le premesse sono sbagliate, la coclusione puo' essere...
Franco

Anonimo ha detto...

http://comunesentire.blogspot.com/2007/07/la-nuova-classe-dirigente-del-partito.html#links

Michele Petullà chiede quali debbano essere i criteri per la nuova classe dirigente nel nuovo Partito Democratico ne indico qualcuno
-Nessun "Veltroni" non dovrebbe essere gia' stato inquisito dalla magistratura
-Deve esse un uomo "Colto" (nessun pregiudizio verso compare "peppe" a ma nella competizione mondiale ci vogliono uomini preparati in politica, in economia e capaci di aggregare forze "intelligenti".
-Il "Veltroni" potrebbe essere una "Veltroni"
-Dovrebbe avere un programma a breve e un programma a lungo termine
-Dovrebbe essere sotto i cinquanta anni